LA RISPOSTA E' NO!
Qualche settimana fa è stata pubblicata la scoperta, anzi riscoperta, della Coffea Stenophylla. Esemplari di questa Coffea, endemica in Sierra Leone, sono stati trovati nella foresta come piante spontanee. La cosa non capitava dal 1954, e l’evento ha dato nuova speranza alla produzione caffeicola mondiale che da anni oramai lotta contro il riscaldamento globale.
La nostra cara Coffea Arabica, quella maggiormente prodotta nel mondo e quella con la quale sono prodotti gli specialty coffee, è infatti minacciata dal cambiamento climatico. La sfida per la sua salvaguardia del qualità è nel vivo proprio ora, visto che i terroir adatti al suo insediamento si riducono di anno in anno.
Sembra che la Stenophylla sia in procinto di essere coltivata a livello commerciale, ma in luoghi più caldi e altitudini minori, ovvero in luoghi dove la Coffea Arabica non sopravviverebbe.
Ci sono 124 specie di coffea, ma il 99% del caffè che viene consumato proviene dalla coltivazione di due sole piante, ovvero l’arabica e la robusta. Queste coprono rispettivamente il 55% e il 44% della produzione mondiale, e si distinguono radicalmente per il clima e terroir che preferiscono, e per il risultato finale in tazza.
L’arabica, originaria di Etiopia e Sud Sudan, ha bisogno di una temperatura media annua di 19°C , ed è molto sensibile alla ruggine della foglia (coffee leaf rust) che soprattutto in Centro e Sud-America ha creato gravissimi problemi alle piantagioni. La sua coltura avviene nella quasi totalità tra i 1000 e i 2400 msl .
La robusta è originaria dell’Africa occidentale, ha bisogno di una temperatura media annua di 23°C ed è facilmente a suo agio nei climi tropicali umidi. Cresce bene tra i 400 e 1000 msl, resiste bene alla ruggine della foglia ma da un punto di vista gustativo è molto distante dall’arabica, risultando meno complessa e meno elegante.
E la Stenophylla? Endemica in Sierra Leone e Costa d’Avorio, cresce dai 400 msl. Vive bene ad una temperatura media annua di 24,9°C (ovvero maggiori di arabica e robusta), ed è estremamente resistente alla siccità.
SARA' IL FUTURO PER I NOSTRI ESPRESSO E I NOSTRI CAFFE FILTRO?
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